E’ finalmente arrivato il momento per dare avvio alle domande di partecipazione per l’avviso alle grandi imprese e alle Piccole e medie imprese per i programmi di agevolazione Pia turismo. La Puglia, con pubblicazione nel Burp n. 68 del 14 maggio 2015 mette in chiaroi termini, le modalità, e le condizioni per poter accedere alle risorse finanziarie. Ben 15 milioni di euro, che derivano da Fsc-Apq Sviluppo Locale 2007-2013, destinate ad essere incrementati con la nuova programmazione 2014-2020 dell’asse III “ Competitività delle piccole e medie imprese.
Quali i soggetti beneficiari e quali le soglie?
IMPRESE (piccole, medie e grandi) in forma singola ed aggregata.
- Grandi imprese: devono presentare programmi integrati con costi ammissibili rientranti nell’intervallo compreso tra 3 milioni di euro e 40 milioni di euro;
- Medie imprese: devono presentare programmi con costi ammissibili rientranti nell’intervallo compreso tra 2 milioni di euro e 30 milioni di euro;
- Piccole imprese: devono presentare programmi con costi ammissibili rientranti nell’intervallo compreso tra 1 milione di euro e 20 milioni di euro;
Quali gli investimenti realizzabili?
Tra gli investimenti previsti come finanziabili rientrano:
- nuove attività turistico-alberghiere, attraverso il recupero fisico o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività turistico – alberghiere;
- ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico
- alberghiere esistenti per l’innalzamento degli standard di qualità;
- realizzazione di strutture turistico–alberghiere (compresi servizi annessi) aventi capacità ricettiva non inferiore a 7 camere;
- consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture alberghiere (compresi servizi annessi) con una capacità ricettiva non inferiore a 7 camere;
- strutture, impianti o interventi attraverso i quali viene migliorata l’offerta turistica territoriale con l’obiettivo di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici e recupero di aree urbane degradate o inquinate da destinare alla realizzazione di strutture ricettive, congressuali, sportive, culturali e ricreative.
La novità, di indubbia rilevanza ed interesse è costituita dalla ammissione dei costi di consulenza.
A parte i costi relativi agli studi di fattibilità (ammissibili nel limite del 1,5% dell’importo complessivo delle spese ammissibili), vi è la previsione di una detraibilità dei costi di consulenza (ad es. programmi di marketing internazionale, e-business) , fino a 300 mila euro per la media impresa, 200 mila euro per la piccola impresa e 2 milioni per il programma integrato.
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